TRIPLICE CONSOLAZIONE
colori strappati, jazz
e poesia:
siate la consolazione
dell’anima mia.
sempre ammesso
d’esserne provvisto.
(d’animuccia, intendo, bella o brutta che sia):
per quel che ne so, io non lo so:
non l’ho ma vista né toccata.
oltretutto, qui sento l’eco preciso
d’una vecchia preghiera infantile,
non so se mi spiego.
Quel che so è d’aver mente multilivello
(come certi auto-parking sotterranei, veramente!)
cuore, arterie e vene, nervi e collegato cervello:
quasi tutte cose
che in caso
d’accurato esame autoptico
risulteranno, per quanto disgustose,
in discrete condizioni.
forse, anche grazie alle poesie lette,
al jazz ascoltato e ai colori strappati
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