STRIZZA

il mio strizzacervelli

m’addossa

le stranezze sue.

a me s’appoggia,

che già barcollo di mio:

dev’avere, il dottore,

delle remore, che a volte,

s’ingigantiscono

in paralizzanti timidezze

o in tremende paure.

vorrei pure aiutarlo:

m’è simpatico

il sorridente seguace

delle ottocentesche

analitiche

risapute scienze occulte.

vorrei dargli una mano

al simpatico dottore,

ma il massimo

che adesso posso fare

è, a seconda dell’orario,

scucire, anch’io sorridente,

il pattuito onorario.

spero gli basti.

(per tirarsi un po’ su, intendo)

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