PREFERENZE PERSONALI
io, di mio,
la poesia,
quella degli altri,
ma anche la mia,
sotto sotto,
la detesto:
di gran lunga
preferisco
l’arte culinaria,
l’alchimia cuciniera:
l’ingegneria
d’una torta pasqualina
o d’un risotto con le verze
e coi borlotti,
la prudenza e il lusso
d’una doppia impanatura,
l’architettura funzionale
d’una focaccia di Recco,
la miscela
dei migliori ingredienti,
gli assaggi,
le prove e gli esperimenti
con olio d’oliva, aglio, orecchiette,
peperoncino e broccoli,
intorno ai mie quattro fornelli.
preferisco la calma
d’una scrupolosa sbucciatura
e il ritmo lento della pestata
d’un pugno di noci
per cavarne una salsa.
ripeto:
io la poesia la detesto.
ciononostante,
o forse proprio per questo,
ogni tanto, nel mortaio,
un po’ di parole io le pesto
Leave a Reply
You must be logged in to post a comment.