MODELLISTA CON PROLE

Il modellista è nel suo angolo d’autonomia che lavora, ha bisogno di questa indipendenza, amministrarsi da solo tempi e ritmi. Diventa persino geloso dei suoi ferri, dice Alasia, perché non tutte le impugnature di un martello o di una sgorbia sono uguali, non tutte le molature di uno scalpello sono fatte allo stesso modo.   ARNESI DEL MODELLISTA
Guido Alasia non aveva mai fatto progetti per i suoi figli, non pensava di trasmettergli il suo mestiere. Oscar portava già gli occhiali e difficilmente sarebbe diventato un operaio. Walter dimostrava inventiva e con una matita in mano sapeva destreggiarsi. Forse aveva predisposizione per il disegno. Ma un cartellonista, un disegnatore d’estro, non un disegnatore meccanico.

(da: Giorgio Manzini, Indagine su un brigatista rosso: la storia di Walter Alasia, Giulio Einaudi editore, pag. 19)

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