MILENA ERA CAPACE

Milena non era decisamente portata ad avere un concetto assoluto dell’autorità. Il partito tuttavia richiedeva proprio questo ai suoi membri, avocando a sé ogni decisione e ogni responsabilità e pretendendo che si eseguissero i suoi ordini nella più cieca obbedienza.         milena-1917

Milena era capace di sacrifici materiali e di altro genere. Poteva sacrificare le sue comodità e la sua pace domestica, era capace di dimenticare la sua salute distrutta e di sacrificare la sua sicurezza, ma non poteva rinunciare al buon senso. In proposito aveva fatto le sue esperienze, ed era rimasta scottata.

(…) Milena era anche capace di negare o falsificare l’evidenza fintanto che si trattava di affari personali, nelle questioni di interesse generale era onesta al cento per cento. Nessuno sarebbe riuscito a costringerla a scrivere o sostenere qualcosa nell’interesse di una causa o di un individuo, per disciplina di partito o altri motivi, se lei stessa non ne fosse stata convinta. Allo stesso modo, nessuno sarebbe riuscito a impedirle di dire qualcosa che lei riteneva giusto o a farle almeno tacere la verità quando non fosse capace di manipolarla.

(…) Per tutto il tempo della sua collaborazione al settimanale comunista Svět práce Milena fu comunista, e non fu colpa sua se non lo rimase. Oggi è difficile analizzare punto per punto tutto quanto condusse Milena ad abbandonare lo Svět práce (…) ma a poco a poco in Milena si andò preparando la sfuriata che concluse la sua collaborazione al settimanale.

(da: (da: Jana Cerna, Vita di Milena, Garzanti 1986, pagg. 88-89)

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