LA METAMORFOSI DEL BLUES

quando il blues

traversò il fiume

di sudore e sputi, di fango

e fruscianti dollari…

quando il blues

prese il treno

lento metallico e inesorabile…

quando il blues perse dietro di sé

le zanzare del Delta, i campi di cotone

e tutto quel puzzo di vacche e galline

e di stupri e di amori e d’incesti…

ecco, quando il blues

si rivelò come Nostro Signore

all’anima essenziale della centrale elettrica…

ecco, in quell’istante esplose

come un urlo atomico

come massa compressa

alla ricerca di spazio

per deflagrare e dilagare

tra le dita sanguinanti

e le corde maltrattate

di nuovi strumenti amplificati.

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