IL RACCONTO DEL VIAGGIATORE

quando ascolto il racconto del viaggiatore

molto viaggio e assai poco ascolto

perché poco mi basta del suo racconto

per partirmene per l’arcinota ma sempre invitante

tangente

del “viaggiare e vedere senza muovere né chiappe

né niente”:

fin dalle prime briciole del viaggio dal viaggiator raccontato

un viaggio tutt’intero in testa mi s’è già srotolato

e mi penso d’averlo di straforo e da fermo io stesso viaggiato.

questo piacere, immobile come un megalito,

mi godo ascoltando assai poco:

cioè viaggiando, clandestino e impalato,

 nel racconto che il viaggiatore racconta.

chissà se il mio viaggio almeno un poco somiglia

al raccontato viaggio che il raccontatore ha viaggiato….

non importa: né a me che adesso il mio viaggio

a immobili chiappe me lo son

già bello pensato,

né al viaggiator raccontatore che il suo viaggio

se l’è tutto davvero viaggiato

(con gran movimento di chiappe)

e me l’ha già raccontato,

col fiatone e tutto sudato.

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