IL CRITICO D’ARTE È AMICO MIO

un mio conoscente

pittore astratto un po’ pirla

mi stava raccontando,

tutto ringalluzzito,

prima che arrivassi tu a rovinare

il panorama: il critico d’arte tal dei tali

visitando la galleria

dove da due mesi espongo un po’ di roba mia,

oggi m’ha preso da parte e pari pari m’ha detto:

amico, ci vuoi fare dei soldi con ‘sta roba?

bah, per me… può darsi: non è da escludere

che un pollo in giacca e cravatta

passi prima o poi da queste parti,

veda la tua merda dipinta

e rimanga inspiegabilmente folgorato

dalla rumenta incorniciata

che tu chiami “arte smemorata”.

ti dico: la qualità dell’opera, a quel punto,

non è decisiva:

l’importante è che il gonzo

abbia ben pieno

il fottuto portafogli e che,

per non sfigurare di fronte alla tipa,

si separi alla svelta da sette otto biglietti

di grosso taglio,

consegnandoteli senza troppo pensarci.

mi raccomando:

solo contanti! e non fare il coglione

colla tipa.

io, tra me, non ho potuto non pensare:

certo,

è proprio un grande esperto

questo tuo amico

raffinato critico d’arte!

per una dritta così avresti dovuto

regalargli

un paio di quelle croste orrende

che non ti vergogni d’esporre…

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