CASI SIMILI ESISTONO VERAMENTE

Se due persone si sposano nella convinzione di aver compiuto questo passo per poter essere felici insieme, si sono già giocata e preclusa in partenza la possibilità di riuscirci. Sposarsi per raggiungere la felicità è altrettanto egoistico che sposarsi per entrare in possesso di due milioni, un’automobile o un titolo      Bella foto di MILENA autografatanobiliare, perché la felicità offre così poche garanzie di felicità quanto quei due milioni, l’automobile o quel titolo nobiliare. Se al mondo esistono azioni che chiamano vendetta, queste sono i calcoli in campo sentimentale. Due persone dovrebbero avere un unico ragionevole motivo per sposarsi, cioè quello di non poter fare altrimenti, perché, semplicemente, non possono vivere l’una senza l’altra. Non si tratta qui di voler essere romantici, sentimentali o tragici – casi simili esistono veramente, si verificano ogni giorno. E indipendentemente dal fatto che il sentimento in questione sia amore o altro, si tratta sicuramente del sentimento più forte e incrollabile di questo mondo. Purtroppo, nella loro vita, molti lo rimuovono e non lo percepiscono.

Due esseri umani si sposano per vivere insieme. Perché mai, oltre all’enorme dono di una simile opportunità, dovrebbero anche aver bisogno di essere felici? Perché le persone non si accontentano mai della verità disadorna e le preferiscono una menzogna dorata? Perché mai promettono una chimera che – non solo loro ma il mondo, la natura, il cielo, il destino, la vita – non possono ottenere e che nessuno mai raggiungerà? Perché mai stipulano un contratto reale, terreno con una clausola tratta dal mondo della finzione letteraria quale può essere la felicità? Perché mai dall’altra persona esigono più di quanto essi stessi siano in grado di dare? Cos’altro possono pretendere ancora da un rapporto così importante, serio e profondo come la vita in comune?

(da: Milena Jesenska, Il diavolo al focolare, articolo citato in Jana Cerna, Vita di Milena, Garzanti 1986, pag. 50)

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