SOLI

per qualche

lunghissimo minuto,                                       OCCHIALI per SOLI

siamo rimasti soli: io e lei.

la città

sembrava aver voltato

lo sguardo

dall’altra parte,

nonostante migliaia

delle sue finestre

continuassero a luccicare

e i suoi pneumatici

sull’asfalto a rotolare.

io non avevo sul naso gli occhiali:

lei mi risultava, di conseguenza,

un po’ sfocata:

non meno splendida:

forse, più del solito, misteriosa.

emozionati,

stiamo rimasti immobili e muti

come due scemi, per un bel pezzo.

a un tratto,

ho sentito freddo:

ai piedi, alle mani e al sedere:

sono

rientrato in casa di corsa:

senza salutare:

lasciandola lì appesa:

enorme luna piena,

ancora accesa.

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