Pabuda

(…) per i liberal i neri vanno “inseriti” o “integrati” nella “nostra” società e nella “nostra” cultura, mentre per i conservatori i neri devono soltanto “comportarsi bene” e dimostrarsi “degni di essere accolti” nel “nostro” sistema di vita. Ciò che entrambe le concezioni non riescono a vedere è il fatto che la presenza e i problemi dei neri non sono né integrazioni né defezioni rispetto alla vita americana bensì elementi costitutivi di quella stessa vita.

Per aprire un serio dibattito sul problema razziale negli Stati Uniti, occorre cominciare col considerare non i problemi dei neri bensì i difetti della società americana – difetti che affondano le loro radici nelle diseguaglianze storiche e in stereotipi culturali di vecchia data. Il modo in cui formuliamo i termini della discussione sulle questioni razziali determina anche la percezione che ne abbiamo e le risposte che diamo a tali questioni. Finché i neri verranno visti come “quelli”, “loro”, l’onere di tutto il lavoro “culturale” e “morale” necessario a instaurare sani rapporti di razza ricadrà appunto su di essi, e ciò implica che solo certi americani possano definire cosa significhi essere americani, mentre gli altri dovranno semplicemente “adeguarsi”.

(da: Cornel West, La razza conta, Feltrinelli 1995, pag. 24)