Pabuda

quando è morto Amiri Baraka,

in generale,

ci siamo aggrappati ai suoi libri

come naufraghi impauriti.

quando è morto Amiri Baraka

ci siamo riempiti lo sguardo

di recenti ricordi

e abbiam visto lampeggiare

– come quando ci si stropiccia

gli occhi –

un nero e canuto folletto irriverente

che sputa in bocca ai cavalieri

passati, presenti e futuri

del merdoso Ku Klux Klan.

quando è morto Amiri Baraka

ci siamo sturati per bene le orecchie

e in un attimo abbiam compreso

chi ha fatto saltare per aria l’America.

quando è morto Amiri Baraka,

manco l’avessi conosciuto

fin dai tempi di Bud Powell e LeRoy Jones

così giovane, ricciuto, testardo

arrabbiato, ficcanaso, sovversivo

marxista, musulmano, poetico

l’ho sentito senza reticenze

dichiararsi un poco loco

e son tornato di corsa ad ascoltarmi tutto Art

e ho imparato il rispetto per Duke Ellington

e l’attenzione minuziosa per Eric Dolphy

e la fretta e la calma e la storia e l’emozione.

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