QUADRETTO RITROVATO IN SOFFITTA
un pomeriggio festivo
intero
s’è dedicato:
ad ammirare il panoramino
provando
a indovinare l’originale
in natura e in ricordi nostri.
a misurare, così per gioco,
gli strati affiancati e ondulati,
spalmati e raggrumati
dei densi colori
che uno sconosciutissimo
artista
raccolse e sparse
in quel ridotto quadrato
e stanno per noi e chissà chi
ancora
come li aveva scelti e pensati,
a emozionare:
una casetta con staccionata,
due prati scoscesi di verde
e delle aguzze montagne in fondo
mezze bianche per la neve,
mezze grigie
per dell’ispida roccia
(sicuramente preesistente:
alla casetta e alla staccionata,
all’innevata, all’artista, ai colori oleosi
e adesso a noi, pieni di domande,
contrasti e paragoni
e per tutto perplessi e dubbiosi).
non c’è alcuna vacca al pascolo
ma s’intuiscono fiori, piccolissimi
quasi sottintesi.
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