PICCOLA COSA

la mia bella mi racconta

una piccola cosa

ma bella:      riflessi x PICCOLA COSA

gioco di sguardi e sorrisi

che non sto nella pelle:

tribù ordinata

di microscopici studenti

d’una seconda elementare

(a far tanto, a strafare)

esce dalla mostra

di matematica applicata

e divertente

leggermente stralunata

pei misteri degli specchi,

delle forme ripetute

e dei conteggi complicati,

seguendo

la maestra-maga-che-sa-tutto

(e te lo spiega!)

come farebbe una famiglia

di paperelle

(un po’ ciucche ma prudenti)

sfilante in corteo

dietro alla mamma papera.

un operaio della manutenzione

dei tubi, delle valvole sfiatate,

delle piastrelle spaccate

e dei rubinetti perdenti,

piegato sulla distruzione,

sul buco in corridoio:

scorge lo spettacolo infantile

con la coda dell’occhio:

non resiste:

interrompe la ricerca del guasto,

posa il pesante martello distruttore,

gira la testa per goderselo meglio

e – nonostante il polverone negli occhi –

finalmente sorride.

la mia bella lo vede

e, non resistendo, lei pure sorride.

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