PASSAGGI
ieri sera,
mentre aspettavo, stanco,
il mio turno,
tra un treno e l’altro
della metropolitana
è passato
– privo, è ovvio, di preavviso
sonoro o luminoso –
un segreto piuttosto
ingombrante.
io stavo pensando
a degli affari miei
molto antichi:
i ricordi
transitavano
a velocità moderata,
quando,
improvvisamente
tra i pensieri
in fila indiana,
ha fatto capolino
un coniglio selvatico
o un leprotto:
non me ne intendo
di bestie:
poteva essere
l’uno o l’altro.
però, sono
abbastanza
esperto di segreti:
così, l’animaletto
me ne confidò
uno suo,
completamente
diverso
da quello
sferragliante
transitato quasi
contemporaneamente
in metropolitana
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