PAPERELLE ARIANE (POVERELLE!)

conosco un pochetto
(per dei motivi miei,    PAPERELLE GALLEGGIANTI
che sono allergico
ai discorsi sull’identità
e ficcanaso ben oltre la soglia
della prudente curiosità)
‘sta gentucola di merda
della “generazione identitaria”:
conosco i loro nonni,
padri, zii e cugini:
li vidi riunirsi
intorno all’ascia bipenne
per certi loro macabri riti.*
devo dirlo: un pochetto
adesso m’han sorpreso
‘sti ammuffiti figli della lupa,
‘sta ritardata e ritardataria
gioventù hitleriana
per il sadismo disperato
del loro ultimo progetto:
di mettersi in mezzo
tra chi chiede aiuto
e chi lo fornisce
mettendosi in mare
senza sapere come
la loro nave nera
governare:
difatti, hanno assoldato
un equipaggio di marittimi
proveniente
dall’estremo oriente
(senza documenti, senza
libretto di lavoro,
praticamente senza niente).
sul loro naviglio noleggiato a Gibuti
(con che soldi?
stavolta non interessa saperlo
a belpietro-gentiloni-travaglio-
sallusti-grillo-miniti?)
per un po’ han fatto gli spacconi –
finché non han esaurito le scorte
di crema solare –
esibendo minacciosi striscioni.
poi, all’improvviso,
il motore marittimo
non ne ha più voluto sapere
di tutte quelle stronzate
e di tenere il minimo:
ha fatto una specie di rutto meccanico
e s’è fermato con un mugolio,
andando – convinto – in avaria
e lasciando il bastimento nero
a girare su se stesso, alla deriva.
una lezione più che chiara!
ma basterà a quei tipi? non pare…
così, non fosse gente
che quando vede un’onda si spaventa
‘sti “ragazzi identitari”
verrebbe voglia
di sbatterli tutti per quattro o cinque anni
a solcare i mari
sulla nave-scuola Garaventa
(chi non sa cos’era, belin,
si informi, si documenti).
mi rendo conto: sarebbe troppo
per ‘sta razza di nazi di pongo marcio
euro-pallidi col naso a punta, recidivi, abituali.
c’è qui , pronta, una benevola e ingegnosa
(praticamente non-violenta)
pena alternativa:
un’interminabile immersione calda
in una vasca scrostata dei bagni pubblici
affollati di profughi, clochard, homeless e vagabondi
fissati coll’igiene personale.
oppure, per tenerli un po’ più sulle spine,
in un bell’hammam equivoco
e profumato di essenze levantine
per tranquillizzarli
(ed evitare piagnistei imbarazzanti)
si conceda loro portar con sé
delle le rassicuranti
paperelle di gomma galleggianti.
possono comprarle al negozietto di prodotti cinesi
all’angolo:
lì c’è un’ampia scelta di giochetti da bagno
made in China
ma pensati proprio per mentecatti
europei identitari:
c’è n’è di purissima gomma ariana,
di plastichetta caucasica,
(merce quasi uguale,
ma più economica),
ce n’è con profonde radici culturali
giudaico-cristiane
oppure
con pedigree vichingo o celtico…
così stan tutti buoni,
durante il bagnetto correttivo,
‘sti fetentoni!

 

*  http://www.labottegadelbarbieri.org/le-sensazioni-del-cittadino-zeta/

 

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