MODERATELY FAST

l’idea per la testa

del gran compositore

è passata

proprio nel dormiveglia:

in quegli ultimi istanti

d’apparente coscienza

coi battiti cardiaci già rallentati.

è passata

tra le membrane porose

che separano i pensieri:

si dev’essere generata

sopra la buccia ruvida d’un ricordo

per sbucare quasi subito

nello spazio lasciato sgombro

da una vecchia preoccupazione.

era solo un’idea…

ma il gran compositore

contava di svilupparla

il mattino seguente

in qualcosa di bello

e complesso,

con una specie

di spirale di suoni

gialli e arancioni,

una strana peluria ritmica

e degli improvvisi spunzoni.

invece: niente di niente:

nel sonno quell’idea

s’era come liquefatta

lasciando soltanto

una traccia umida,

di color violetto

proprio nel mezzo del letto:

il gran compositore

guardandola,

prima che la cameriera

arrivasse a rifar la camera,

riuscì soltanto

a intravedervi appiccicati

come tre peletti di lana,

provenienti, senza dubbio,

dallo scuro pigiama:

sembravano disposti a comporre

uno scarabocchio,

un appunto, un’annotazione

 che diceva:

“veloce moderato”.

troppo poco, anche

per quel gran compositore

che prima d’addormentarsi

doveva averlo pensato.

Leave a Reply