MALCOLM X SECONDO C. WEST

Malcom X ha dato voce alla rabbia nera in una forma che non ha precedenti nella storia americana. Il suo malcom_Xmodo di comunicare questa rabbia esprimeva un forte senso di urgenza e una sincerità piena di audacia. La sostanza delle sue parole insisteva sul cronico rifiuto della maggior parte degli americani di riconoscere la pura e semplice assurdità con la quale devono fare i conti gli esseri umani di origine africana in questo paese, costretti a subire gli attacchi incessanti portati all’intelligenza, alla bellezza, al carattere e alle prospettive future dei neri. Il suo profondo impegno nel sostenere l’umanità dei neri a ogni costo e il suo terribile coraggio nel sottolineare l’ipocrisia della società americana hanno fatto di Malcolm X il profeta della rabbia dei neri – ieri come oggi.

Malcolm X è stato il profeta della rabbia nera soprattutto in virtù del suo grande amore per la gente nera. Il suo amore non era né astratto né passeggero ma nasceva dal contatto diretto con un popolo degradato e avvilito, alla ricerca di una conversione psichica. Per questo la voce che Malcolm ha dato alla rabbia dei neri non era diretta innanzitutto contro l’America bianca. Malcolm X credeva piuttosto che se i neri fossero riusciti a sentire l’amore che stava dietro questa rabbia, quello stesso amore avrebbe prodotto una conversione psichica che avrebbe permesso loro di affermare la propria umanità, senza più vedere i propri corpi e le proprie menti attraverso le lenti dei bianchi, scoprendosi capaci di assumere il controllo dei propri destini.

Nella società americana – specialmente negli anni Cinquanta e Sessanta, quelli in cui Malcolm si trovò ad agire – una conversione psichica di questo genere poteva facilmente concludersi con la morte. Una persona nera fiera di sé e veramente convinta della capacità dei neri di scrollarsi di dosso il giogo dell’oppressione razzista bianca e di assumere il controllo del proprio destino normalmente era destinata a finire come uno di quegli strani frutti che crescono sugli alberi del Sud e che Billie Holiday ha celebrato con tanto calore nelle sue canzoni. Così, quando Malcolm X diede voce alla rabbia nera, sapeva che avrebbe dovuto dare con la sua vita un esempio di quel coraggio e di quello spirito di sacrificio di cui ogni persona nera davvero fiera di sé ha bisogno per affrontare le terrificanti conseguenze cui va incontro l’amor proprio dei neri nella società americana. In altre parole, Malcolm X cristallizzò con forza il rapporto che si stabilisce fra l’affermazione di sé nera, il desiderio di libertà nero, la rabbia nera rivolta contro la società americana e la forte probabilità di un nero di andare incontro a una morte violenta.

(da: Cornel West, La razza conta, Feltrinelli 19. , pagg. 123-125)

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