LO SLOT E ALTRE MOSTRUOSITÀ

ho giusto… adesso, adesso                                      FOTOMONTAGGI-Mieczyslaw-Berman-Galleria-Schwarz-11-Giugno-1-Settembre-1973

un piccolo slot ritagliato

col cutter affilato

nel mio

prezioso tempo di lavoro,

(mal) stipendiato

ma sempre molto ben schedulato:

in fitti cluster

spazio-temporali

da riempire in qualche modo:

senz’alcuna vergogna

per la ripetitività

(è questo un vizio comunissimo

men che veniale

tra le persone della mia età)

posso nuovamente lamentarmi

per l’intolleranza

di cui soffro,

senza rimedio, senza speranza:

mi saltano fuori delle macchie

viola e pruriginose

sui polpacci

ogni volta che sento

ronzare nei dintorni

delle mie raffinate

ed esigentissime orecchie

– come orrendi  e insistenti

mosconi –

certe parole, certe frasi,

certi insulsi e oziosi

e pigri anglicismi,

certe volgarità,

certi modismi aziendali, certi cliché,            FOTOMONTAGGI-Mieczyslaw-Berman-Galleria-Schwarz-11-Giugno-1-Settembre-1973

certe gergalità,

certe fruste espressioni:

robaccia inutile o dannosa

che suona

press’a poco così:

“il tema è…”

“no, non mi hai capito”,

“ci sta”, “lato nostro”

“cioè, nel senso…”,

“ho uno slot libero verso le 4

del pomeriggio”.

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