LO SCEMO
spesse volte
lo scemo del villaggio
ci prende:
più del grande professore,
dell’alchimista puzzone
e del vecchio e barbuto saggio
coalizzati in riunione.
oggi, verso mezzogiorno,
lo scemo m’ha chiamato
da dietro la staccionata
e – quasi urlando –
m’ha suggerito
di prepararmi al peggio.
mi sono allontanato leggero
dal suo cortile: grato…
quasi sollevato:
non chiedevo di meglio!
(a illustrare la “neurop” c’è l’Opera 13 di Franco Bonelli, che mi piace tanto e consola sempre)
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