LEGGI
(ormai, col tempo trascorso,
non pesa più di tanto
ricordarsene)…
di lei temevo soprattutto:
dei brutti tiri serali,
vari discorsi molesti ripetuti
come
antipatici scherzi,
delle imparabili sgarberie
e certi assai originali torti.
lei di me:
cose simili, suppongo.
tutta roba meschina,
bambinesca e triste,
eppure stava
nella naturale dinamica
delle cose:
pare sia definita
con crudele precisione
dalle leggi fisiologiche
dell’involuzione:
finito amore.
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