LE DOMANDE

Quando non si ha tempo

per porsi le domande,

tutte: senza eccezioni –

sulle cose piccole

e sulle grandi questioni –

le domande s’accumulano:

sempre più difficili.

Figurati le risposte:

come si complicano!

per questo, ritengo

convenga:

lavorare un po’ di meno,

dormire un po’ dimeno

mangiare un po’ di meno,

scopare un po’ di meno,

e di tanto in tanto

domandarsi:

quali domande ho dimenticato

di farmi?

quelle sulle formiche?

o quelle sui fazzoletti puliti?

certe, scomode, sui grandi spazi?

oppure quelle terra terra

sul dumping e sui dazi?

quelle intime,

minime, molecolari?

oppure le più oziose,

sull’essenziale significato

delle cose?

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