LA TRACCIA

più o meno l’anno scorso                               FOTO TAG x LA TRACCIA

sul muro sbrecciato

della vecchia fabbrichetta

comparve

un grosso e brutto disegno:

fatto di fretta,

con bomboletta:

la faccia d’un mostro

o d’un Paperino drogato?

o il muso arrabbiato

d’un minacciosissimo orso?

chissà…

fatto sta, che nel giro

di qualche settimana

o mese,

sotto l’orribile faccione

più o meno tondo

fu apposta la scritta:

«questo è il graffito

più brutto del mondo».

(punto.)

ben presto, quasi quasi

mi persuasi

che la mano ipercritica

doveva essere la stessa

che aveva dipinto

quell’orrendo viso stravolto:

insomma, mi son figurato

un graffitaro in erba

(in un senso o nell’altro),

non molto sicuro di sé

ma simpatico, tuttavia,

soprattutto:

per la cospicua dotazione

di senso critico e autoironia.

qualche tempo dopo,

sotto la scritta critica, liquidatoria,

ne comparve un’altra,

tracciata

con evidente timidezza,

ma ciononostante

anche con una certa fermezza:

diceva:

«non è così». (punto)

quelle tre parole ho scrutate

per mesi,

ogni volta che passavo di lì:

via via

diventavano più importanti,

e dello stesso disegno originario

molto più stimolanti:

ho fatto ipotesi, congetture,

e svariate supposizioni:

chi le avrà tracciate?

alla fine, quasi quasi,

mi persuasi

fosse ancora la mano del graffitaro stesso,

sempre più incerto e contraddittorio

mi figurai, insomma:

un artista in erba talmente poco

sicuro di sé

da denigrare la propria opera

e subito dopo contraddirsi.

però:

qualche dubbio, a tratti, riemergeva

e a domandare mi portava:

oppure sarà stato

un suo fratello protettivo e incoraggiante?

o un amico, complice gentile

o un’affettuosa ammiratrice,

delicata spasimante?

poi, recentemente, il disegno è scomparso:

improvvisamente:

qualcuno l’ha cancellato

con una mano uniforme

di tinta verdolina, chiara, lieve

ma del tutto coprente:

così è svanito il nocciolo della questione,

insieme a ben più d’un’ipotesi

e d’una supposizione.

soltanto è rimasta

(per disattenzione? per latta di tinta

insufficiente

o a bella posta?)

quella scritta di tre parole timide:

«non è così».

è l’unica traccia superstite

d’una faccenda piuttosto complicata

che, per quel che mi riguarda,

merita ancora d’essere

in tutte le sue sfaccettature

scrupolosamente esaminata.

o «non è così»?

(la foto è stata appositamente scattata stamane da Yoko Dim, a.k.a. Gio, a pochi passi dal graffito scomparso e dalla timida scritta superstite)

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