JACK
Jack il Gatto Rosso,
avendo perso –
chissà come –
l’orientamento
o, più verosimilmente,
tanto per ficcare
l’asciutto naso
e i maestosi baffi
in affari non suoi
m’ha seguito dal cortile
fin dentro l’ufficio:
sereno e pacioso,
senz’ansia ha gironzolato
tra la fotocopiatrice
e la stampante:
soddisfatto
per tutto quel tepore elettrico
ci ha mostrato
con un certo orgoglio
il pelo bianchissimo
della pancia.
quando se n’è andato,
per tornare
dall’altrettanto tranquillo
suo coinquilino umano,
m’è venuto da fischiare
l’antico pezzo
“Hit the road, Jack”:
però nella versione reggae
del Big Youth:
dondolante,
come il didietro d’un grosso
gatto rosso
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