IN ONORE DI LI WENLIANG

quando un dottore muore                                            VIRUS

com’è morto il dottor Li,

quando muore un combattente

combattendo

senza spada, senza mitra,

senza carro armato

né drone

ma solo con: occhi attenti,

mani sensibili e passione

studi di anni su libri e malati,

memoria di casi,

somiglianze e differenze,

siringhe, provette,

entusiasmo ed esperienze,

ecco: quando muore

combattendo così

un giovane combattente

io penso

al mestiere complicato

di mio padre,

penso agli specialisti

che ti mettono il nervoso

perché fanno ipotesi

diverse tra di loro,

penso al sorriso

del mio medico di base

e al grande infettivologo

che ogni  mattino scrutava

le mie reazioni

alle cure  che con me

trepidante sperimentava

un po’ a tentoni.

penso alle infermiere

e alle dottoresse –

poco più che ragazze –

che per curare la gente

nella bolgia

del pronto soccorso

senza risparmiarsi

diventano pazze.

insomma, penso

che a tutti i guerrieri

che non fanno guerre

ma curano malati

dovremmo dar retta,

dovremmo essere grati.

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