IL LAVORO DELLE GRU
lo so:
per scrivere
denuncia –
almeno a spanne –
(ma che m’importa?)
la mia età:
rispettabile, passabile,
tra poco:
venerabile (ah, ah!),
insomma: considerevole:
se ci fosse un briciolo
di senso
nelle cose, nelle parole:
già del tutto pensionabile.
ma figuriamoci!
io, comunque,
in attesa del momento:
dell’addio allo sbattimento
del riposo,
della pensione di stanchezza,
usura, obsolescenza
esaurimento, consunzione,
beh… io, intanto,
nel tempo libero
faccio un po’ d’allenamento:
per trovarmi pronto, preparato
quando sarò – con tutti i crismi,
le medaglie, gli attestati
e le pacche sulle spalle –
finalmente, pensionato:
per esempio: guardo
col mio occhio più sveglio
e attento
le gru al lavoro nel cantiere,
in continuo movimento:
so che ci dev’essere
un uomo esperto (forse due)
a manovrare
ciascuno di quei cosi
meravigliosi
ma faccio finta di non saperlo
per mantenere quasi magico
lo spettacolo
e più succoso il mio piccolo
divertimento.
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