IL FEDERALISMO DI PIETRO KROPOTKIN

Uno dei lati più interessanti del pensiero politico di Pietro Kropotkin è il federalismo, motivo che ricorre sì frequente nei suoi scritti e costituisce una delle basi della sua ideologia anarchica. Il federalismo   HIS FEDERALIST IDEAS (by C. Berneri)COVER kropotkiniano, pur non essendo una teoria sistematica e pur non differenziandosi profondamente dal federalismo del Proudhon e del Bakunin, presenta varie caratteristiche, che ne rendono interessante l’esame.

(…)

Dagli articoli che il Kropotkin pubblicò, tra il 1879 e il 1882, sul Révolté di Ginevra appare evidente che la vita amministrativa degli Stati occidentali non gli offrì che nuova materia alla critica antistatale e lo confermò sempre più nelle sue idee federaliste e libertarie. Ovunque vi è l’accentramento egli trova potente la burocrazia, «un’armata di impiegati, veri ragni dalle dita adunche, che vedono l’universo solo attraverso le sudice invetriate dei loro uffici e non lo conoscono che a mezzo dei loro scartafacci e formulari assurdi – una banda nera, che non ha che una religione, quella dello scudo, – non ha che un pensiero, quello di appiccicarsi ad un partito qualunque, nero, violetto o bianco, purché garantisca un massimo di salario per un minimo di lavoro». (Memorie di un rivoluzionario). E l’accentramento, che porta al funzionarismo ad oltranza, appare al Kropotkin come una delle caratteristiche del regime rappresentativo.

(da: Camillo Berneri, Il federalismo di Pietro Kropotkin in Pier Carlo Masini e Alberto Sorti, a cura di, Pietrogrado 1917 Barcellona 1937 scritti scelti di Camillo Berneri, ed. Sugar, Milano, 1964. pagg. 95-96)

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