HO TROVATO HEINZ!

Ce l’aveva fatta anche stavolta! Kurella mi aspettava un poco discosto dall’ingresso del parco. Ci   lubjankasalutammo come se il nostro incontro avesse qualcosa di miracoloso. «Ho trovato Heinz! E’ alla Lubianka! Posso fargli avere 50 rubli!» «Sei già a conoscenza dell’ultima ondata di arresti? Questa volta è il turno dell’Armata Rossa. Tuchacevskij, Jakir, Blücher, Gamarnik, tutta la vecchia guardia degli ufficiali del tempo della rivoluzione e della guerra civile. Chissà se saranno processati pubblicamente? Com’è possibile che nessuno di loro esca dai ranghi e si metta a gridare nella sala: “E’ tutto un imbroglio! Questi verbali sono falsi dalla prima all’ultima riga!”. Si fece buio e il parco stava per chiudere. Continuammo a vagare per le strade. «Possibile che non esista una scappatoia? Dobbiamo farci macellare come tanti conigli? Come abbiamo fatto ad accettare tutto questo per anni e anni senza ribellarci? Noi abbiamo voluto credere, nonostante tutto. Ora dobbiamo pagare per la nostra devozione”. Fu il nostro ultimo incontro. La volta successiva lo attesi invano per due ore. Heinrich Kurella era stato arrestato mentre si recava alla stazione. Voleva raggiungere la Crimea e di lì prendere la fuga attraverso il Mar Morto.

(da: Margarete Buber-Neumann, Prigioniera di Stalin e Hitler, Il Mulino, 1994)

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