GLI ANNI FEROCI

Non sono stati molti gli intellettuali che negli anni feroci delle scelte imposte, capitalismo o fascismo o comunismo, hanno saputo dimostrare una motivata indipendenza e respingere i ricatti – del quieto vivere, della “carriera”, della fede, della doppia verità. Molti di loro sono stati uccisi o si sono uccisi perché COVER RIVOLTA LIBERTARIA (Eleuthera)hanno rifiutato un’appartenenza  a un’ideologia o si sono accorti della sua fallacia, non hanno accettato la violenza della sua attuazione pratica. Nel grasso Occidente, nella vile Europa di oggi, a discettare sulle scelte di ieri sono vecchi e giovani propagandisti del capitale, l’unico “sistema” rimasto, cui giova rimproverare chi ieri ha ceduto per giustificare la loro attuale adesione, il loro conformismo dentro una società che ha raffinato a dismisura la sua produzione di stupidi manipolabili nella perfetta orizzontalità delle finte preferenze, tutto dentro un mercato fatto di ricercati o grossolani florilegi di derrate, di massa o “esclusive”.

(da: Goffredo Fofi, Prefazione ad Albert Camus, La rivolta libertaria, a cura di Alessandro Bresolin, ed. Eleuthera 1998, pagg. 7-8)

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