GAIO PERNACCHIO AGLI UTILITARISTI (Federico N.)
Posto che in ogni tempo si sia venerato l’utile quale divinità suprema, donde mai è venuta la poesia? – questa ritmica del discorso che non è tanto vantaggiosa, quanto invece controproducente per la chiarezza della comunicazione e, nondimeno, quasi irridendo a ogni utile funzionalità, è sgorgata ovunque sulla terra e sgorga ancor oggi! L’irrazionalità barbaramente bella della poesia è una confutazione per voi, per voi utilitaristi! Proprio il volersi sbarazzare una buona volta dell’utile ha elevato l’uomo, lo ha ispirato alla moralità e all’arte!
Friedrich Nietzsche, La Gaia Scienza, 1882
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