È GENTE COME NOI
Secondo Clotilde, tutto quello che cresce dalla terra, ed ha foglie verdi, «è gente come noi», con cui si trova modo di andare d’accordo; appunto per questo non si deve tenere piante e fiori nei vasi, perché è come chiudere le bestie in gabbia: diventano stupide o cattive, insomma non sono più le stesse, ed è un egoismo nostro metterle così allo stretto solo per il piacere di guardarle. La gramigna, appunto, fa eccezione, perché non viene dalla terra ma da sottoterra, e questo è il regno dei tesori, dei draghi e dei morti. Nella sua opinione, il sottosuolo è un paese complicato come il nostro, solo è buio mentre qui è luce; ci sono caverne, gallerie, ruscelli, fiumi e laghi, e in più ci sono le vene dei metalli, che sono tutti velenosi e malefici tranne il ferro, che entro certi limiti è amico dell’uomo. Ci sono anche tesori: alcuni nascosti dagli uomini in tempi remoti, altri che giacciono laggiù da sempre, oro e diamanti. Qui abitano i morti, ma di essi Clotilde non ama parlare.
(da: Primo Levi, Ammutinamento in Tutti i racconti vol. I, Einaudi 2005, pagg. 342-343)
(Nell’illustrazione: Julie De Graad, Testa di cane, 1920)
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