DUE FORTI ATTRATTIVE

in una lettera scritta il 25 marzo 1905, pochi mesi soltanto prima della sua morte. A 75 anni, per quanto malato e sempre più debole, era ancora capace di scrivere di due «forti attrattive» che gli infondevano voglia di vivere. La prima era «l’affetto, la tenerezza, la gioia di amare, la felicità di avere degli amici e di   Elisee_Reclus_1903far loro sentire che sono amati, che non si chiede altro da loro se non di lasciarsi amare, che ogni segno d’affetto è un piacere liberamente donato». La seconda, dice, è «lo studio della storia, la gioia di vedere la connessione reciproca delle cose. C’è indubitabilmente un forte elemento d’immaginazione in questo studio, e l’ingannevole Maya ci porta spesso su falsi sentieri. Ma è un’altra grande gioia quella di riconoscere i propri errori».

Reclus morì in una località di campagna, a Thourout nei pressi di Bruxelles, il 4 luglio 1905. Si dice che i suoi ultimi giorni furono allietati dalle notizie sulla rivoluzione popolare in Russia. Esalò l’ultimo respiro poco dopo avere saputo della rivolta dei marinai della corazzata Potëmkin.

(da: Elisée Reclus, Natura e Società. Scritti di geografia sovversiva (a cura di John P. Clark), ed. Eleuthera 1999, pag. 22)

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