DI SANTA RAGIONE

Le fotografie mi ritraggono come un bambino bellissimo, ma ero l’ultimo di nove figli e mi sa che nessuno fece i salti di gioia al mio arrivo. A casa nostra ne erano già nati un bel po’, di bambini. Non credo che mamma ritenesse una benedizione aver avuto nove figli, a meno di non confondere l’inglese bless, DIZZY PENSIEROSO (Life)benedire, col francese blesser, ferire. Anzi, è più facile che credesse che qualcuno ci aveva fatto il malocchio.
Tutte le domeniche mattina papà ci prendeva a cinghiate. È il ricordo più vivo che ho di lui. Era sempre arrabbiato; e detestava vedere o sapere che i suoi figli si comportavano male. “Wesley! John! Venite, è l’ora delle cinghiate!”. Era così che ci dava il buongiorno, a volte neanche ci eravamo svegliati per bene e ci toccava salire da lui per farci menare. Quant’era grosso e cattivo, con quella cintura in mano. A volte io urlavo: “Ma non ho fatto niente!”, provavo a scansarlo e a nascondermi sotto il letto. Ma appena mi abbassavo e facevo per svignarmela, zac!, un’altra frustata: papà non sbagliava un colpo.

da: Dizzy Gillespie, To be or not to bop – L’autobiografia, minimum fax, pag. 13)

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