CAGNARA

All’alba, fuori, comincia la cagnara.   LES FLEURS BLEU - A COLORI.jpg

– L’hanno acchiappato – fa Lalice.

Cidrolin non dice niente.

La cagnara s’amplifica, diramandosi in improperi, invettive, imprecazioni.

– Un casino dell’accidente, – fa Lalice.

Il bailamme s’approssima. Ed ecco che la porta s’aperse, e un uomo fu scaraventato sul tavolo, sparecchiandolo di carte tappeto verde bicchieri bottiglia portacenere. Il Duca ed Empoigne, ciò fatto, chiusero accuratamente la porta dietro loro. L’uomo ritrovò l’equilibrio, ma subito sedette, costretto dai suoi due intrappolatori.

– Ecco qua, – disse il Duca, soddisfatto. – Un lavoretto come si deve.

– Elevo protesta! – disse l’intrappolato. – Al ratto! Al ratto! Questo è un adult-knapping! Aita! Arrivino i nostri! Qui c’è qui-pro-quo! Un iniquo qui-pro-quo! Io volevo sorprendere quelli che sporcano la staccionata, ed ecco che mi piombano addosso costoro. Che siano loro i colpevoli?

– Oh, il vile calunniatore! – esclamò il Duca e gli allunga una biffa.

 

(da: Raymond Queneau, I fiori blu, Einaudi, pag. 235)

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