AVERE UNA TESTA

Rispetto a ieri è forse più facile pensare con la propria testa, oggi, in Europa? È meno rischioso, forse, ma certamente è più raro, e probabilmente non è mai stato storicamente così raro, anche se è tipico di questa epoca illudersi tutti di avere una testa, nel mentre siamo condizionati e plasmati dai media e dai loro  Camus2succedanei, scuole e chiese, senza sforzo, gli intellettuali più facilmente che gli altri perché mai come oggi essi sono stati utili al potere, i mediatori indispensabili del consenso portato sullo stato di cose presente, sull’unica proposta rimasta di gestione della società, su quella paradossale forma occidentale della democrazia che è la democrazia totalitaria, il dominio per il tramite delle maggioranze consenzienti, divise al loro interno per corporazioni, ciascuna con i propri privilegi  e mobilitate in difesa di quelli, ma mobilitabili tutte insieme in difesa del comune sistema.

(da: Goffredo Fofi, Prefazione ad Albert Camus, La rivolta libertaria, a cura di Alessandro Bresolin, ed. Eleuthera 1998, pag. 8)

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